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Cucinoterapia: la cura dell’anima

• di Francesca Mamo 

” Non si può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non si ha mangiato bene”, Virginia Woolf

Sempre più centri clinici per la salute mentale stanno introducendo corsi di cucina nelle loro terapie per incentivare i pazienti ad una sana alimentazione e ad una migliore fiducia in se stessi. Ebbene, secondo un recente rapporto del Wall Street Journal, frequentare un corso di cucina o prepararsi un pasto potrebbe rappresentare, in entrambi i casi, una forma di terapia. Jeanne Whalen, riprendendo quanto scritto nel WSJ, ha individuato due ragioni principali per integrare le competenze culinarie in terapia: una riguarda il semplice insegnamento ai pazienti su come cucinarsi un pasto sano.
La depressione e altri disturbi dell’umore, infatti, possono causare un aumento o una diminuzione drastica del proprio peso corporeo. In secondo luogo, il processo di cottura da la possibilità ai pazienti di concentrare la loro mente su qualcosa di positivo, tiene a bada il pensiero negativo, aumenta la capacità di socializzazione e incrementa la loro fiducia in se stessi. Un centro di trattamento che ha già avviato corsi di questo genere è l’Accademia di Newport a Betlemme, nel Connecticut, dove ai ragazzi vengono offerti corsi di cucina come contributo al trattamento della malattia mentale e dell’abuso di sostanze. Patricia D ‘Alessio è la chef e insegna ai suoi pazienti sia a preparare delle versioni sane del loro cibo preferito, sia, ad esempio, a tagliare le verdure e a fare le polpette di carne. Il focus del rapporto di Jeanne Whalen è sui pazienti adolescenti trattati in classi all’interno di un centro di trattamento o una clinica (con la possibilità di utilizzare anche gli spazi esterni della struttura). Uno studio recentemente pubblicato dai Centri per il Controllo e la Prevenzione del Disagio Mentale ha scoperto che i genitori che cucinano con i loro figli, a casa o all’interno di una classe di persone, favoriscono abitudini e comportamenti sani, con una riduzione del rischio di’obesità dei bambini in tenera età. Così, a prescindere dalla necessità di un trattamento terapeutico, partecipare ad una classe di corsi di cucina potrebbe comunque portare parecchi benefici.

 

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