Cibi senza glutine: luci ed ombre

• di Francesca Mamo 

 

Nonostante la drammatica crescita della popolarità degli alimenti senza glutine, gli studi non sono riusciti a scoprire in che misura essi forniscano benefici per la salute per le persone che non hanno un’intolleranza al glutine diagnosticata. Una nuova ricerca (Missbach et al., 2015) ha prodotto il più grande database di prodotti senza glutine, che dimostrano che i prodotti senza glutine non sono nutrizionalmente superiori alla controparte con il glutine, ma sono più costosi.

La disponibilità e la varietà di cibi senza glutine (GF, Gluten Free) è importante per garantire una dieta soddisfacente per i pazienti con malattia celiaca (MC), ma questi prodotti sono diventati molto popolari anche tra il grande pubblico, con la fama di essere “più sani”.

Le persone affette da celiachia soffrono di forte infiammazione intestinale ogni volta che mangiano i prodotti contenenti glutine. L’unico modo per alleviare i sintomi è una dieta GF per tutta la vita. Il complesso di proteine del glutine, che si trovano in frumento, segale, orzo, sono presenti in molti piatti comuni di diete occidentali, come il pane e la pizza, così come in molti alimenti trasformati. A causa delle restrizioni alimentari, chi soffre di celiachia ha bisogno di avere un’approfondita conoscenza nutrizionale per essere sicuri che stanno seguendo una dieta equilibrata: tra un quinto e un terzo dei pazienti potrebbe essere a rischio di carenze vitaminiche e di minerali.  

La ricerca indica che non vi è quasi nessuna differenza tra i cibi con e senza glutine. La quantità di carboidrati, grassi e fibre contenuti erano circa gli stessi, anche se gli alimenti GF sono stati trovati avere un contenuto proteico inferiore. Le differenze riguardano invece vitamine e minerali, ma si sono rivelate essere all’interno dei livelli di tolleranza, se accompagnati da una dieta equilibrata. Ad esempio, i prodotti GF avevano un tenore di zinco e potassio inferiore; entrambi sono importanti nutrienti, ma d’altra parte tendono ad abbassare il colesterolo. Il team è stato anche in grado di confrontare il costo dei prodotti GF con i corrispettivi senza glutine. In tutte le categorie di alimenti, dalla farina alla pasta agli spuntini, i prodotti GF sono stati trovati essere due volte, e in alcuni casi più di 2,5 volte, più costosi dei prodotti regolari. Quindi, a meno che non si disponga di un’intolleranza al glutine diagnosticata, non vi sono vantaggi a favore della scelta dei prodotti senza glutine, né dal punto di vista economico né salutistico.

 

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