vigoressia

Vigoressia. Una società di uomini Adoni

• di Sara Negrosini • 

VIGORESSIA – IL COMPLESSO DI ADONE

Secondo la tradizione greca, Adone era un giovane bellissimo, il cui mito si divide in due leggende diverse. La più antica vuole che avesse fatto innamorare tanto la Dea Persefone, Regina degli Inferi, quanto Afrodite, Dea della Bellezza, che non venendo a un accordo, interpellarono Zeus. Questi stabilì che Adone avrebbe trascorso metà dell’anno negli Inferi con Persefone, e l’altra metà sulla Terra con Afrodite. Il racconto più diffuso narra, invece, che il giovane amato da Afrodite, venne ucciso per gelosia dal Dio Ares, che aveva assunto le fattezze di un cinghiale. Adone divenne il simbolo della bellezza maschile e della vita breve. Nella società moderna la fraseessere un Adone, è comunemente attribuita al “essere un uomo di grande bellezza”.

Sempre più uomini sperimentano l’ossessione per la perfezione del proprio corpo, mezzo attraverso il quale manifestare la propria forza, il proprio vigore e la propria mascolinità. Il corpo diviene uno strumento di potere per apparire e per essere apprezzato.

La ricerca nell’ambito del “Disformismo Corporeo” e degli aspetti ad esso collegato, si è concentrata principalmente sulla popolazione femminile. Tuttavia, negli ultimi anni, si sta sviluppando una crescente attenzione per i disturbi dell’immagine corporea e dell’alimentazione che affliggono anche il sesso maschile. Gli uomini, al contrario delle donne che aspirano a irrealistici livelli di magrezza, sembrano idealizzare un corpo imponente con elevata massa muscolare e ridotta massa grassa, considerato segno di virilità e potenza. Tale tendenza ha portato alla definizione di un nuovo disturbo al quale, nel corso degli anni, sono stati attribuiti diversi nomi: Reverse Anorexia (Anoressia Inversa), Vigoressia, Bigoressia o Complesso di Adone.

Questo disturbo si manifesta con l’attuazione di comportamenti eccessivi e ossessivi verso l’alimentazione e l’esercizio fisico e da un’insoddisfazione cronica per il proprio aspetto. Nonostante sia molto simile come struttura ai Disturbi del Comportamento Alimentare, la vigoressia si concentra non tanto sulla perdita di peso corporeo quanto sull’aumento, sulla definizione della massa muscolare e sulla riduzione del grasso corporeo. Non è un disturbo meno grave o meno pericoloso dell’anoressia, non miete meno vittime, è solo meno conosciuto proprio perché se ne parla ancora poco, lo si conosce da meno tempo e spesso se ne sottovaluta la pericolosità.

I Vigoressici sono soggetti muscolarmente ipertrofici che si percepiscono come flaccidi e poco tonici, tanto da ricercare in modo esasperato un ideale di bellezza e perfezione che inevitabilmente è sempre un po’ più distante del livello raggiunto. Il focus dell’ossessione non è più la paura di ingrassare, ma il timore di non essere sufficientemente “grossi” e di non aver sviluppato al massimo la propria massa muscolare. Gli individui affetti dal disturbo sono alla ricerca perenne di un fisico assolutamente perfetto, tonico, muscoloso, atletico ed eccessivamente critici e intolleranti per qualsiasi minima imperfezione. Queste persone dedicano un’eccessiva quantità di tempo, risorse e denaro nella cura del corpo frequentando assiduamente palestre, saune, centri fitness, negozi specializzati in prodotti alimentari ipocalorici, leggendo riviste specializzate del settore, senza sentirsi mai completamente soddisfatti. La Vigoressia può diventare una vera e propria dipendenza tanto da compromettere le diverse aree di funzionamento dell’individuo come quella fisica, sociale, lavorativa ed economica.

LA NECESSITA’ DI AUMENTARE LA MASSA MUSCOLARE

La necessità di sviluppare sempre più massa muscolare conduce la maggior parte di loro a fare uso di sostanze illegali, in particolare steroidi anabolizzanti. Queste sostanze aiutano i muscoli a raggiungere livelli di sviluppo non ottenibili con il semplice esercizio fisico e possono provocare conseguenze negative sia di natura fisica che psichica come aumento dell’aggressività, acne e impotenza. Nonostante i soggetti siano consapevoli di tali effetti collaterali, diversi studi dimostrano che l’uso di steroidi è fortemente diffuso. I soggetti con tale disturbo, inseguendo un ideale corporeo ipertrofico, utilizzano queste sostanze illegali per poter andare oltre i limiti fisici posti dalla natura umana.

Per ottenere il corpo desiderato non si limitano a sottoporsi ad estenuanti esercizi fisici o all’uso di sostanze illegali dannose, ma si sottopongono anche a meticolose diete in cui sono ammessi solo alimenti iperproteici, importanti per lo sviluppo muscolare, mentre sono categoricamente esclusi cibi ad alto contenuto di grassi e carboidrati.Nascono, quindi, una serie di ossessioni e di rituali di controllo davanti allo specchio o sulla bilancia, che occupano tutto il tempo libero, che fanno sentire il soggetto diverso dai suoi coetanei e che lo portano all’isolamento sociale.

La fatica per il mantenimento di un corpo perfetto, pertanto, si associa a disturbi nel tono dell’umore, ansia, intensa angoscia, scarsa autostima, impoverimento della vita sociale e sentimentale. Inoltre, lo stile alimentare rigido, l’uso e l’abuso d’integratori, il ricorso a sostanze anabolizzanti rappresentano un rilevante rischio per complicanze mediche come squilibri ormonali, problemi cardiovascolari, epatici e renali.

La rappresentazione mentale del proprio corpo non è un fattore innato, si costruisce nel corso della vita, formandosi nella prima infanzia e modificandosi con il trascorrere del tempo. Un ruolo importante è giocato anche dai modelli culturali di bellezza e prestazione fisica nei contesti sportivi, dalle pressioni di compagnie, allenatori e competizioni. S

e, poi, alla base, ci sono un senso di inadeguatezza, la paura di fallire ma anche la bassa statura, ci si convince di poter risolvere le proprie fragilità costruendosi una fisicità imponente in palestra. E’ un gioco altamente pericoloso che dà l’illusione che un giorno potremmo essere felici col nostro nuovo e perfetto corpo. La cosa difficile può essere riuscire a far comprendere a chi soffre di Vigoressia che questi eccessi sono il sintomo di una profonda insicurezza. In genere non riconoscono il loro disturbo in quanto tale, e non si rivolgono a uno specialista affinché li possa aiutare. 

 

Per info, chiarimenti o consulenze: [email protected] – 3297315339

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Sara Negrosini

Sara Negrosini

Psicologa - Psicosessuologa - Psicoterapeuta ad approccio umanistico e bioenergetico Vice Presidente e Tesoriere Associazione MinD – Mettersi in Discussione. Coordinatrice e Docente Master di II livello presso Università telematica Niccolò Cusano in “Psicosessuologia Clinica” e “Psicologia del Comportamento Alimentare”; 329 7315339 [email protected] www.saranegrosini.it