• di Francesca Mamo •
Come possiamo rafforzare la nostra psiche per cavalcare le onde dell’avversità piuttosto che essere tirati sotto dal torrente? Come è possibile che alcune persone gestiscono una quantità incredibile di stress, mentre altri si abbattono rapidamente?
Coloro che padroneggiano la resilienza tendono ad essere abili nel prepararsi in vista di emergenze emotive ed accettano ciò che gli accade con flessibilità anziché rigidità. “I tempi sono duri, ma so che andrà meglio”. In questo caso, ci viene in aiuto un vecchia metafora: le persone resilienti sono come il bambù in un uragano, si piegano ma non si spezzano. Oppure, anche se si sentono fragili, quasi sull’orlo di una crisi di nervi, c’è sempre una parte di loro, nel profondo, che intravede un raggio di speranza nel futuro. Qui si seguito, vi sveliamo 10 strategie largamente utilizzate dalle persone resilienti, a cui tutti noi possiamo attingere nei momenti più
{1} Riconoscono i loro confini
Le persone resilienti capiscono che c’è una separazione tra chi sono nella loro essenza e la causa della loro sofferenza temporanea. Lo stress / trauma potrebbe svolgere un ruolo nella loro storia, ma non supera la loro identità permanente.
{2} Si circondano di buona compagnia
Le persone resilienti tendono a cercare e si circondano di altre persone resilienti, sia per divertimento sia quando c’è una necessità di sostegno. Le persone fidate ci forniscono lo spazio giusto per piangere e lavorare attraverso le nostre emozioni. Loro sanno come ascoltare e quando offrire un incoraggiamento sufficiente senza cercare di risolvere tutti i nostri problemi con i loro consigli. I buoni sostenitori sanno stare accanto a noi calmandoci nelle avversità, senza ingenerare frustrazioni.
{3} Essi coltivano la consapevolezza di sé
Ignorare ciò che ci sta accadendo può sembrarci, alle volte, la via più facile, ma non è in realtà quella giusta. La consapevolezza di sé ci aiuta ad entrare in contatto con i nostri bisogni psicologici/fisiologici che ci guidano verso ciò che ci serve, ci allontanano dal superfluo e ci indicano quando è il caso di chiedere un aiuto esterno. L’auto-consapevolezza ci serve per ascoltare gli indizi sottili che il nostro corpo e il loro stato d’animo ci stanno inviando.
D’altra parte, una testardaggine orgogliosa, senza flessibilità emotiva o auto-consapevolezza può farci diventare dei “ghiacciai emotivi”: chi cerca di essere sempre forte, al fine di rimanere a galla, rischia delle enormi fratture da stress quando avviene un inatteso cambiamento nel proprio ambiente.
{4} Essi praticano l’accettazione.
Il dolore è doloroso, lo stress è stressante e la guarigione richiede tempo. Quando siamo in difficoltà vogliamo che il dolore se ne vada il più velocemente possibile. Quando siamo al di fuori di essa, vogliamo far sparire il dolore di coloro che invece lo stanno provando. Eppure, le persone resilienti capiscono che lo stress/dolore è una parte della vita che fluisce e scorre. Così difficile com’è, nel momento, è meglio venire a patti con la verità del dolore che ignorarlo, reprimerlo, o negarlo. Accettare il dolore non vuol dire rinunciare e lasciare che lo stress prenda il sopravvento, si tratta di concedersi di sperimentare l’intera gamma delle emozioni, con la fiducia che ci si riprenderà.
{5} Sono disposti a stare in silenzio
Siamo maestri di distrazione: TV, eccesso di cibo, abuso di droghe, comportamenti a rischio, pettegolezzi, ecc. Noi tutti reagiamo in modo diverso allo stress e ai traumi. Da qualche parte, in mezzo, c’è la mindfulness, attenzione cosciente, nonché l’essere in presenza del momento senza giudizio o voglia di evadere. Ci vuole pratica, ma è una delle forme più pure e più antiche di guarigione e di costruzione di un senso di resilienza.
{6} Essi non devono avere tutte le risposte
La psiche ha i suoi meccanismi di protezione integrati che ci aiutano a regolamentare lo stress. Quando ci sforziamo di trovare le risposte a domande difficili di fronte ad eventi traumatici, rischiamo di bloccare le risposte che sarebbero insorte naturalmente nel proprio tempo debito. Dobbiamo imparare a concederci il nostro tempo ed aspettare il momento in cui la nostra psiche è pronta a trovare la serenità che a volte ricerchiamo in modo disperato.
{7} Hanno una serie di abitudini sulla cura di sé
Le persone resilienti hanno una lista mentale (forse anche un elenco fisico) di buone abitudini che li supportano quando ne hanno più bisogno. Noi tutti dovremmo curare quelle abitudini, quegli hobby, che ci consentono di staccare dalla vita quotidiana e di poter sperimentare la parte più autentica di noi stessi. Delle vere e proprie “isole di felicità”, incontaminate da problemi e stress.
{8} Hanno un loro team di fiducia
Le persone resilienti possono contare su un proprio team di sostenitori che li aiutano a riflettere su quello che vedono quando questi sono troppo immersi e sopraffatti da eventi che arginano le strategie personali di coping (fronteggiamento).
{9} Essi considerano le possibilità
Possiamo allenarci a chiedere a noi stessi quali parti del nostro racconto corrente sono permanenti e cosa può eventualmente cambiare. Questa situazione può essere guardata in un modo diverso che non ho preso in considerazione? Questo ci aiuta a mantenere una comprensione realistica che la situazione attuale è colorata dalla nostra interpretazione corrente. Le interpretazioni delle nostre storie potranno sempre cambiare con la nostra crescita e maturazione. Sapendo che l’interpretazione di oggi cambierà, questo ci dà la fede e la speranza che le cose possano diventare migliori domani.
{10} Essi escono dalla loro testa.
Quando siamo nel bel mezzo di stress e sopraffazione, i nostri pensieri possono portare ad una turbolenza con una velocità vertiginosa e sconnessa. Il fatto di scrivere ciò che ci sta accadendo può aiutarci a dare un senso al tutto e rileggere quanto scritto ad alta voce può aiutarci nel fronteggiare una realtà che, fino ad un momento prima, non faceva altro che scuoterci e invaderci.
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