Coronavirus e sessualità: coppie ai tempi del Covid-19

Coronavirus e sessualità: come stanno cambiando le relazioni affettive e sessuali

Le relazioni ai tempi del Coronavirus sono cambiate e stanno continuando a cambiare, non sappiamo ancora se in maniera definitiva, ma di certo quello che stiamo vivendo si ripercuote in maniera significativa anche sulla coppia. Vivere la sessualità e l’amore in generale al giorno d’oggi non è semplice: bisogna coniugare il bisogno naturale di vicinanza ed affetto, con le norme igienico sanitarie, il distanziamento, l’evitamento del contatto.

La nostra socia Dr.ssa Valentina Virgili (Psicologa e Psicoterapeuta) ha dato il via ad un percorso multimediale di video-lezioni chiamato “Let’s talk about psychology“, format di psicologia e cultura per il progetto Riesco Marche Reti Inclusive E Solidali per la Comunità in collaborazione con Arci Marche e Arci Piceno Fermano.
La nostra Associazione MinD ha deciso di partecipare con piacere al progetto in una delle video lezioni proposte. In questa lezione parleremo di relazioni, coppie e sessualità e di come siano cambiate in relazione all’emergenza Covid. La lezione è divisa in due parti: in questa prima parte, ospite con noi la Dr.ssa Sara Negrosini, (Psicologa – Psicosessuologa – Psicoterapeuta e vicepresidente dell’ Associazione MinD – Mettersi in Discussione – Psicologia

COSA SI INTENDE PER COPPIA

Per analizzare in maniera esaustiva il problema, è necessario fare due importanti premesse. La prima è che cosa si intende per coppia e per relazione amorosa-affettiva. In psicologia è ormai consolidato il paradigma secondo il quale non vi sia un modello unico, ideale e “sano” di coppia, così come non vi sia un solo modello di amore. Esistono infatti una pluralità di esperienze, per questo si parla di “coppie” e di “amori”, tanti quanti sono gli stati dell’essere e del sentire in relazione all’ altro. Di certo vi sono alcuni modelli (di coppia e di amore) che sono più disfunzionali rispetto ad altri, che portano o meno l’individuo a sentirsi bene all’interno di una coppia. Di certo vi sono diverse fasi che una coppia può vivere, che non si verificano necessariamente in un ordine prestabilito e non sempre si verificano tutte. Vi è la fase del corteggiamento, dell’innamoramento o “luna di miele” e quella dell’amore vero e proprio, seguita o meno da un progetto di vita in comune quale può essere quello di una convivenza, di un matrimonio o della nascita di figli.

CORONAVIRUS E SESSUALITà: COME CAMBIA NELLE DIVERSE FASI

L’altra importante premessa riguarda le diverse fasi temporali che le coppie e le relazioni affettive in generale hanno vissuto in relazione all’emergenza Coronavirus. Vediamo come.

CORONAVIRUS E SESSUALITà: FASE 1 – LOCKDOWN

Nella fase 1, o del “lockdown” totale, avvenuto tra Marzo e Maggio 2020, la coppie conviventi (coniugate o meno) si sono trovate in casa a trascorrere molto più tempo insieme, con delle routine del tutto alterate. Di certo la reazione ad un evento traumatico come il Coronavirus non ha di per sé attivato nuovi processi, ma può aver fatto venire fuori schemi e modalità relazionali già esistenti. Le coppie che erano già in crisi, ma che si tenevano insieme grazie alle abitudini, al lavoro ed al tempo fuori casa, con gli amici o magari con relazioni extra-coniugali, possono aver sofferto di questa convivenza non scelta, esasperando problematiche che sono venute al pettine con maggiore evidenza. Inoltre la paura, lo stress e la preoccupazione inerenti la pandemia o il lavoro, possono aver creato maggior nervosismo, maggiori conflitti ed in generale una maggiore litigiosità nella coppia. Gli studi condotti attraverso questionari self-report e anonimi su campioni rappresentativi, hanno mostrato in generale un calo del desiderio ed un calo della frequenza dei rapporti sessuali durante il lockdown. Al contrario, le coppie più resilienti, hanno sperimentato insieme il superamento delle difficoltà, un maggiore disponibilità di tempo da spendere insieme, riuscendo ad essere un sostegno reciproco e scoprendo così una forma di amore più profondo e consolidato. Di certo una differenza sostanziale è stata la presenza o meno di figli, anche piccoli. Questa continua convivenza può essere stata fonte di stress e di mancanza di privacy, soprattutto per le famiglie che vivono in nuclei abitativi molto piccoli. Anche la perdita del lavoro ha di sicuro inciso sul benessere o meno della coppia: gli elementi di protezione di una coppia vengono dall’interno tanto quanto dal mondo esterno e incidono fortemente sul benessere (famiglie di origine, lavoro, amici, etc.)

Per le coppie che hanno vissuto una separazione forzata, rimanendo ognuno a casa propria per diverse settimane, si è parallelamente mostrato il problema opposto: quello di continuare a fidarsi, a poter contare sulla presenza dell’altro, anche se lontana. Coppie meno consolidate possono non aver retto a questa lontananza forzata, che, ripetiamo, non è deleteria di per sé (così come non lo è la convivenza) ma è problematica nel momento in cui non è stata scelta. In questo contesto, internet e social network, se usati responsabilmente, hanno potuto sopperire alla lontananza fisica, colmando, almeno in parte, un desiderio di vicinanza e di scambio, attraverso il sexting. Per adolescenti e giovani adulti, se da un lato il sexting può aver rappresentato una risorsa al normale bisogno di socialità e sessualità, può essere anche un rischio molto alto: è importante per ogni genitore o educatore poter parlare di questo fenomeno e dei rischi ad esso connessi.

CORONAVIRUS E SESSUALITà: FASE 2 – PARZIALE RIAPERTURA

Nella fase 2, quella della parziale riapertura, è stato molto interessante vedere come ci siamo un po’ tutti focalizzati sulle parole usate nei dpcm; molti di noi si sono domandati: ma chi sono i congiunti e le relazioni stabili? Con quale criterio stabilisco se questa relazione è stabile ed importante o meno? Di sicuro il ricongiungimento ha avuto sapori molto differenti: se per alcune coppie o famiglie, lontane a causa del lavoro o delle contingenze, quello del rivedersi è stato un momento magico e commovente, per altri le alte aspettative non sempre hanno rispecchiato la realtà. Ricordo in maniera molto vivida il racconto di una mia paziente che, riflettendo sulla sua relazione di coppia, mi comunicava che, dopo il lockdown, rivedersi non era stato bello come se lo sarebbe aspettato e che questo era quindi occasione di riflessione sulla sua relazione in generale, su quanto effettivamente desiderasse quella persona o meno. Al contrario altri pazienti si sono “rifugiati” in relazioni terminate, hanno sentito il bisogno, in un momento di così grave difficoltà, di non rimanere da soli e di risentire quegli affetti che erano stati stabili. Aldilà di ogni giudizio, vi è la necessità di porre una riflessione ognuno sulle proprie modalità di contatto e relazione di coppia.

CORONAVIRUS E SESSUALITà: FASE 3 – RIAPERTURA

Nella fase delle riaperture, inquadrabile nel periodo estivo, molte coppie hanno avuto l’occasione di svagarsi, rivedere gli amici, andare in vacanza e questo di certo ha portato sollievo e distensione. Al tempo stesso, per i singles, l’estate passata è stata complicata dal bisogno di trovare una mediazione tra l’avvicinamento e la protezione dal contagio: le ricerche stanno mettendo in luce la tendenza generale a fare meno sesso, soprattutto se occasionale. Le differenze tra una condizione di benessere o di malessere di coppia, anche qui, risiedono non tanto nel momento contingente, quanto nei fattori di rischio e di protezione di cui una coppia è dotata. Questi fattori, sono sia interni (resilienza, capacità di ascolto, rispetto reciproco, empatia, comprensione, vicinanza, intimità, fiducia, creatività, etc.) che esterni (condizioni economiche e sociali, lavoro, amici e familiari, nucleo abitativo, presenza di figli, etc.).

CORONAVIRUS E SESSUALITà: SECONDA ONDATA

E adesso, nel momento in cui una seconda ondata si sta verificando e si paventano rischi molto alti di contagio, quali effetti sulle coppie e sul benessere affettivo e sessuale? Le misure di prevenzione del contagio da Covid-19 riguardano anche i rapporti sessuali tra non conviventi: le linee guida indicano di evitare baci e scambi salivari, di rispettare, anche nel rapporto sessuale, la distanza di almeno un metro e di avere rapporti intimi comunque non superiori ai 15 minuti. Sconsigliati il sesso orale ed i preliminari, anche nel tocco, devono avvenire previa igienizzazione delle mani. Tempi duri, insomma, per il sesso tra non conviventi, laddove la dimensione del piacere e dell’eccitamento è proprio favorita dai preliminari e dallo scambio di baci e di carezze intime. Si presuppone che il periodo necessiti di riflessioni più ampie di quelle del semplice giusto/sbagliato, facile/difficile, invitando ognuno di noi a soffermarsi sulla necessità di parlare di benessere relazionale e sessuale in generale, a prendersi uno spazio di riflessione e, perché no, a consultare uno specialista qualora necessario.

coronavirus e sessualità

Attivo dal 7 OTTOBRE FINO A FINE DICEMBRE lo sportello di ascolto e sostegno psicologico per contrastare il malessere psichico, l’esclusione sociale e la solitudine dovuti alla crisi del Coronavirus. Lo Sportello è GRATUITO, poiché è incluso nel progetto Riesco Marche Reti Inclusive E Solidali per la Comunità, finanziato con i fondi della Regione Marche, e realizzato da Arci Piceno Fermano. E’ possibile prenotare un colloquio telefonico o in video-chiamata con le professioniste che collaborano al progetto:
Dott.ssa Valentina Virgili, Psicologa e Psicoterapeuta (per la zona di Ascoli Piceno) il mercoledì mattina dalle 10:00 alle 12:00.
Martina Pallottini Psicologa (per la zona di Fermo) il lunedì mattina dalle 10:00 alle 12:00.
Ogni utente può usufruire di un massimo di 3 colloqui gratuiti, fino al termine del progetto (dicembre 2020) PREVIA PRENOTAZIONE AI NUMERI: 3292093614 (Dott.ssa Virgili) 3347211002 (Dott.ssa Pallottini).

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Associazione culturale no profit di benessere psico-corporeo