• di Sara Negrosini •
La terminologia utilizzata quando ci si riferisce alle questioni legate ai diritti omosessuali (nell’accezione più generica), è progredita variamente nel corso dei tempi, acquisendo sempre nuove sfumature e nuove “categorie”. Spesso si è sentito parlare di “Comunità LGBT”, una sigla che, nella nuova avanguardia, vuole una più ampia sigla più inclusiva: LGBTQIA.
Ormai potremmo dire che ci sono probabilmente più identità nella comunità che colori dell’arcobaleno. Ogni lettera rappresenta, infatti, un’identità sessuale differente. Ma cosa significa di preciso? A chi ci riferiamo?
L
Lesbica – Una donna che è attratta romanticamente, fisicamente o emotivamente da un’altra persona di sesso femminile.
G
Gay – Un uomo che è attratto romanticamente, fisicamente o emotivamente da un’altra persona di sesso maschile.
B
Bisessuale – Una persona che è attratta romanticamente, fisicamente o emotivamente sia da uomini che da donne.
T
Transgender – quando l’identità di genere o l’espressione di genere differisce dal sesso biologico/genetico. Persone che hanno iniziato un percorso di transizione (o non vogliono terminare completamente l’iter medico/legale) verso il sesso opposto rispetto a quello di nascita. Se tale percorso è dal maschile al femminile, l’individuo sarà MtF (male to female). In caso contrario, FtM (female to male).
E’ importante tener conto anche di altre terminologie utilizzate attorno alla lettera T che risultano spesso confuse o poche chiare:
Transessuale – così come il transgender, l’identità di genere o l’espressione di genere differisce dal sesso biologico/genetico ma, il transessuale, è colui che già ha compiuto tutto il processo di trasformazione sia medico/chirurgico che legale.
Drag Queen – sono artiste, indossano costumi, trucchi, parrucche e accessori molto appariscenti per intrattenere il loro pubblico.
Travestito – una persona che prova piacere (non per forza strettamente sessuale) nell’indossare abiti tipici del sesso opposto.
Q
Queer – Un termine generico che abbraccia una varietà di preferenze sessuali, orientamenti e abitudini di coloro che non aderiscono alla maggioranza eterosessuale. In precedenza questo termine veniva utilizzato in modo dispregiativo, tuttavia, attualmente è stato recuperato e ridefinito all’interno della comunità LGBTQIA.
Queer, si basa sull’idea che qualunque etichetta (lesbiche, gay, bisessuali, transgender ecc..) non è in grado di spiegare in modo esauriente l’identità di una persona. Un termine prima politico e poi culturale per coloro che non si riconoscono nelle categorizzazioni classiche sull’identità di genere, indipendentemente dai rapporti sentimentali instaurati.
Oggi questa parola è utilizzata come sinonimo onnicomprensivo dell’intera comunità LGBTQIA.
I
Intersessuale – persona i cui cromosomi sessuali, i genitali e/o i caratteri sessuali secondari non sono definibili come esclusivamente maschili o femminili. Un individuo intersessuale può presentare caratteristiche anatomo-fisiologiche sia maschili che femminili. Le cause di tali caratteristiche possono essere varie, sia congenite che acquisite (come nel caso di alcuni disturbi ormonali).
A
Asessuale: persona che non sperimenta l’attrazione sessuale per gli altri e/o l’interesse o il desiderio sessuale.
Alcuni propongono anche un secondo significato per la lettera A: Alleato – una persona che non si identifica come LGBTQIA, ma sostiene i diritti e la sicurezza di questa comunità.
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