emozioni e sistema nervoso

Emozioni e Sistema Nervoso Autonomo

Emozioni e Sistema Nervoso. L’etimologia della parola emozione deriva dal latino emovère (ex = fuori + movere = muovere).  Letteralmente dunque significa portare fuori, smuovere, in senso più lato, scuotere, agitare. Per cui potremmo dire che l’emozione è un’agitazione, uno scuotimento, una vibrazione della pische. L’emozione è un intenso stato mentale, positivo o negativo che sia, che nasce in modo automatico nel sistema nervoso. Il sentimento, invece, è l’esperienza soggettiva di uno stato mentale nato dal cervello, cioè dall’emozione.

Da un punto di vista neuro-biologico, le emozioni sono delle risposte a degli eventi, caratterizzati da particolari vissuti soggettivi e da particolari modificazioni biologiche. L’insieme di tutte queste reazioni è direttamente connessa all’attivazione di alcune strutture del sistema nervoso che fanno capo ad una rete di strutture corticali e sottocorticali definite “sistema limbico”.

Il Sistema Limbico (anche noto come “Cervello emotivo”), è costituito da diverse e interconnesse strutture cerebrali che insieme coordinano diversi compiti quali: percepire, prendere consapevolezza, controllare ed esprimere le emozioni. Tra queste strutture sono rilevanti in senso emotivo:
◾️ Ippocampo: sede della memoria emotiva in quanto permette di ricordare le informazioni sensitive-sensoriali relative agli eventi vissuti;
◾️ Amigdala: principale centro in cui vengono gestite le emozioni e dove ha origine la paura. La base neurologica degli stati emotivi è l’amigdala, una struttura nervosa complessa ed articolata costituita da diversi nuclei interconnessi tra di loro. Dall’amigdala partono molte vie di connessione con l’ipotalamo e con il tronco celebrale, importanti per l’innesco di reazioni motorie vegetative ed endocrine correlate all’emozione. L’amigdala, infatti, si attiva quando si provano esperienze emozionali molto intense. L’ippocampo è collegato con l’amigdala riguardo la formazione delle paure apprese contribuendo al richiamo di ricordi emotivamente significativi;
◾️ Ipotalamo: i suoi corpi mammilari ricevono impulsi dall’amigdala e dall’Ippocampo e le trasferiscono al Talamo;
◾️ Fornice: una fascia di fibre nervose che connette l’ippocampo con le altre regioni encefaliche, trasmettendo le informazioni emotive;

Oltre al sistema limbico, le emozioni sono connesse con il Sistema Nervoso Autonomo (SNA), cioè l’insieme di tutte quelle reazioni fisiologiche (come l’accelerazione del battito cardiaco, la sudorazione, la contrazione muscolare, l’attività gastrointestinale ecc) che si svolgono in modo autonome e involontario. Nel momento in cui una persona prova una determinata emozione, a livello fisiologico vengono innescati delle reazioni su cui non si ha alcun controllo.

Il Sistema Nervoso Autonomo (SNA), conosciuto anche come sistema nervoso vegetativo o viscerale, è un insieme di cellule e fibre nervose che innervano gli organi interni e le ghiandole, controllando le funzioni vegetative involontarie. Ha la funzione di regolare l’omeostasi dell’organismo ed è un sistema neuromotorio che opera con meccanismi autonomi di controllo della muscolatura liscia, dell’attività cardiaca e dell’attività secretoria ghiandolare. E’ costituito da porzioni anatomicamente e funzionalmente distinte, ma sinergiche.L’esperienza emozionale è quindi accompagnata dalla “mobilitazione” del sistema nervoso autonomo attraverso le sue due componenti:

⚫️  SISTEMA SIMPATICO: ha il compito di attivare le risposte di sopravvivenza alle minacce che vengono percepite; le ghiandole surrenali secernono gli ormoni dello stress (adrenalina, noradrenalina, cortisolo). Produce accelerazione del battito cardiaco, dilatazione dei bronchi, aumento della pressione arteriosa, vasocostrizione periferica, dilatazione pupillare, aumento della sudorazione (tipiche risposte dell’organismo a una situazione di allarme, lotta, stress). I mediatori chimici di queste risposte vegetative sono la noradrenalina, l’adrenalina, la corticotropina, e diversi corticosteroidi. L’attivazione del sistema simpatico causa la manifestazione di emozioni “positive” come gioia, entusiasmo, e “negative” come rabbia, ira, frustrazione.

⚫️ SISTEMA PARASIMPATICO: (chiamato anche Attività Vagale) quando il pericolo è passato, il sistema parasimpatico prende il sopravvento su quello simpatico e riporta il corpo ad uno stato di “riposo” pre-ansia. Produce, infatti, un rallentamento del ritmo cardiaco, un aumento del tono muscolare bronchiale, dilatazione dei vasi sanguinei, diminuzione della pressione, rallentamento della respirazione, aumento del rilassamento muscolare, vasodilatazione a livello dei genitali, delle mani e dei piedi (normale risposta dell’organismo ad una situazione di calma, riposo, tranquillità ed assenza di pericoli e stress). Il mediatore chimico dell’attività parasimpatica è l’acetilcolina.  L’attivazione del sistema parasimpatico causa emozioni “positive” come amore e piacere fusionale, e “negative” come la tristezza, paura, vergogna, colpa.

Quando predomina il Sistema Simpatico possono manifestarsi sintomi organici come:
◾️ agitazioni
◾️ palpitazioni
◾️ nervosismo
◾️ insonnia
◾️ ipertensione
◾️ vulnerabilità alle infezioni
◾️ mal di testa
◾️ mal di schiena cronico.

Quando invece predomina il Sistema Parasimpatico possono manifestarsi sintomi organici come:
◾️ affaticamento
◾️ vertigini
◾️ nausea
◾️ vomito
◾️ diarrea
◾️ stitichezza
◾️ altri disturbi gastrointestinali
◾️ obesità
◾️ passività cronica
◾️ depressione
◾️ perdita di autostima
◾️ isolamento sociale

Benessere psico-fisico: come può aiutare un percorso di osteopatia e psicoterapia

Il benessere psico-fisico di ogni persona c’è quando la persona riesce a vivere pienamente e spontaneamente la vasta gamma di emozioni, esprimendole nella maniera più completa ed autentica. Quando ciò avviene, viene consentito il passaggio da un sistema all’altro in un armonioso flusso vitale. Se invece per un qualsiasi motivo ambientale, culturale, morale, personale, tratteniamo e non esprimiamo le emozioni, da un punto di vista corporeo i due sistemi non si manifestano in sequenza, ma possono interferire a vicenda o sovrapporsi. In questo caso le azioni perdono di intensità e di efficacia.

Le emozioni non salutari e disfunzionali sono quelle che restano bloccate a causa di un alterato funzionamento dell’alternanza simpatico/parasimpatico, che ne impedisce l’adeguata scarica con rimbalzo. Le emozioni bloccate provocano rigidità e tensioni corporee che possono provocare disturbi psicosomatici, ansia e/o depressione.

Le tensioni possono essere di due tipi:
◾️ fisiche: può essere necessario intervenire sul limite tecnico specifico che impedisce al nostro corpo di muoversi armoniosamente, cosa che può essere anche svolta da una pratica osteopatica e/o fisioterapica e/o riabilitativa.

◾️ emotive: quando le tensioni riguardano un’espressione negata di noi stessi o delle nostre emozioni, è importante di riappropriarci di quel vissuto emotivo. In questo caso ogni tensione corporea può essere reintegrata solo attraverso anche un lavoro sulla espressività negata dalla tensione stessa

Nei casi di tensioni e rigidità croniche, disturbi psicosomatici (gastriti, problemi respiratori, disturbi cutanei ecc) e forti attacchi di ansia e panico, è consigliabile intraprendere un percorso combinato che possa lavorare sulle tensioni sia fisiche sia emotive attraverso interventi osteopatici e di supporto psicologico ad approccio bioenergetico. L’approccio osteopatico e bioenergetico infatti lavorano sulle connessioni corporee ed emotive.

Nel lavoro corporeo osteopatico grazie al movimento, la respirazione e il tocco a volte incisivo della manipolazione, possiamo riappropriarci della armoniosità e dell’espressività del corpo. Molte volte un muscolo non si rilassa perché è troppo “stressato”, è stato teso per tanto tempo ed è rimasto in attivazione nervosa simpatica troppo a lungo. Per poterlo rilassare e portarlo verso la sfera del sistema nervoso parasimpatico, dobbiamo prima attivarlo nuovamente. Riattivare il suo metabolismo interno attraverso l’ossigeno e gli zuccheri, e le emozioni trattenute attraverso l’espressione ed il movimento. Ecco perché affiancato al lavoro osteopatico è utile associare una terapia bioenergetica il cui obiettivo terapeutico è quello di sbloccare le emozioni trattenute e/o parzialmente espresse, attraverso un percorso di consapevolezza emotiva e corporea e attraverso esercizi fisici e respiratori e meditazioni.


Guarda la video intervista alla Dr.ssa Sara Negrosini nel programma Tv “Una Mela al Giorno” in onda sul canale 264 Cusano Italia Tv condotto da Roberta Sias.

In questa puntata nella prima parte parliamo di Emozioni e sistema nervoso!

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Associazione culturale no profit di benessere psico-corporeo