violenza sulle donne

Può un’aggressione sessuale modificare il cervello delle donne?

• di Francesca Mamo 

 

 

In un recente studio condotto in Scientific Reports, l’autrice Tracey Shors, professoressa del Dipartimento di Psicologia e del Centro per la collaborazione delle Neuroscienze presso la Scuola delle Arti e delle Scienze, ha scoperto che in età prepuberale, i roditori di sesso femminile in coppia con maschi sessualmente esperti, riportavano elevati livelli di ormoni dello stress ed erano a rischio di una riduzione di comportamenti materni necessari per la cura per la prole.

 

“Questo studio è importante perché abbiamo bisogno di capire come l’aggressione sessuale colpisce tutte le specie”, ha detto Shors. “Abbiamo anche bisogno di conoscere le conseguenze di questo comportamento in modo da stabilire che cosa possiamo fare per aiutare le donne a riprendersi da aggressioni sessuali e dalla violenza”.

 

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il trenta per cento delle donne in tutto il mondo sperimenta una sorta di aggressione fisica o sessuale nel corso della loro vita e le adolescenti sono molto più a rischio di essere vittime di stupro, tentato stupro o aggressione. Recenti indagini indicano che ben una donna universitaria su cinque subisce violenza sessuale mentre si trova nel campus.

Le donne che subiscono violenza sessuale hanno maggiori probabilità di soffrire di depressione, Disturbo Post-traumatico da Stress (PTSD) e altri disturbi dell’umore. Eppure, nonostante il collegamento innegabile tra il trauma sessuale delle donne e i disturbi della salute mentale, ancora poco si sa su come l’aggressione colpisce il cervello femminile.

 

“I modelli di laboratorio utilizzati per misurare lo stress negli animali hanno tradizionalmente guardato come lo stress colpisce i maschi e non hanno rispecchiato il tipo di stress che le giovani femmine sperimentavano”, ha detto Shors.

 

Portare l’equilibrio di genere nella ricerca, come sottolinea la professoressa, è il motivo per cui il National Institutes of Health è ora che richieda sia animali maschi che femmine da essere inclusi in studi di ricerca per ricevere finanziamenti federali.

In questo nuovo studio, Rutgers, Shors e i suoi colleghi, hanno sviluppato il modello sessuale conspecifico di risposta aggressiva (SCAR), per determinare in che modo lo stress associato con l’aggressione sessuale influenzi i roditori di sesso femminile.

Anche se è normale, per i ratti di sesso femminile, prendersi cura dei loro figli, così come la prole di altri roditori, Shors ha detto che i soggetti femminili in questo studio, che sono state esposte al maschio adulto durante la pubertà, non mostrano tanto il comportamento materno rispetto a quelle che non hanno avuto le interazioni sociali. Inoltre, in questi soggetti femminili erano presenti meno cellule cerebrali rispetto a coloro che avevano imparato a prendersi cura della prole.

Anche se gli scienziati non sanno se questo tipo di aggressione sessuale avrebbe gli stessi effetti sugli esseri umani, gli studi hanno dimostrato che l’aggressione sessuale e la violenza sono due delle cause più probabili di PTSD nelle donne, che è associato con una diminuzione delle funzioni cerebrali legate all’apprendimento e alla memoria. I figli di donne che subiscono violenza sessuale rischiano, tra l’altro, di soffrire anch’essi di esperienze traumatiche quando crescono, se non vengono adeguatamente seguiti ed aiutati.

 

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