• di Sara Negrosini •
SOSTIENI IL NOSTRO PROGETTO
La nostra socia e psicosessuologa Sara Negrosini, insieme a Lega Consumatori Regione Lazio e l’Associazione Le Metamorfosi, sono lieti di presentarvi il progetto “Gioco di squadra contro il Cyberbullismo”, volto a sensibilizzare la comunità, genitori e figli, sul fenomeno del bullismo e, più nello specifico, del cyberbullismo.
Per far si che ciò accada vota il progetto cliccando sul link del Bando Aviva!
Vi ricordiamo che è possibile concedere fino a 10 voti per un progetto.
“Gioco di squadra contro il cyberbullismo”
La sempre maggiore espansione del mondo di internet e dei social network tra i giovani e la sempre maggiore difficoltà dei genitori nel riconoscere il fenomeno del cyberbullismo, fa emergere la necessità di sensibilizzare la comunità su tale fenomeno e di intervenire in particolar modo sul gruppo dei pari che spesso si trova a vivere da spettatore tali fenomeni. La compagnia dei ragazzi/e che guardano le azioni di bullismo e cyberbullismo finiscono per essere parte attiva e non riconosciuta di tale fenomeno, amplificando e rafforzando le azioni violente dei bulli/cyberbulli e di sottomissione e rinuncia all’azione di difesa delle vittime, incoraggiando e sostenendo il bullo nelle sue prevaricazioni.
Attraverso tale progetto si intende coinvolgere ragazzi pre-adolescenti- e genitori in un percorso di formazione, sensibilizzazione e parent training mirato al potenziamento razionale-emotivo con l’obiettivo di facilitare un pensiero funzionale alla gestione dell’emotività offline e, di conseguenza, online. In affiancamento a tale percorso si proporranno alcune suggestioni tecnico-legali in modo da potenziare la capacità interpretativa e di tutela dei genitori nei confronti dei figli.
Obiettivo generale
Il progetto ha l’obiettivo di sensibilizzare la comunità e, in particolare, genitori e figli, sul fenomeno del bullismo e, più nello specifico, del cyberbullismo, tramite la formazione e l’acquisizione di competenze di riconoscimento e fronteggiamento del problema, riconoscimento e gestione delle emozioni, comprensione del ruolo attivo da loro svolto come spettatori e anticipazione delle possibili conseguenze, .
Obiettivi specifici
Nei confronti dei genitori:
– Comprendere adeguatamente la specifica tappa evolutiva che caratterizza la crescita dei figli, con i relativi punti di forza, di debolezza e i fattori di rischio;
– Individuare e saper leggere le emozioni dei figli e i loro comportamenti, contestualizzandoli all’interno della macro-categoria evolutiva adolescenziale;
– Apprendere una gestione efficace dei comportamenti problema attraverso l’individuazione di modalità efficaci;
– Apprendere una modalità comunicativa efficace attraverso un ascolto attivo;
– Comprendere lo strumento internet non solo dal punto di vista dei rischi, ma anche delle opportunità nell’ottica dell’inclusione digitale, in opposizione quindi alla relativa emarginazione sociale.
– Arrivare a una conoscenza specifica sulle azioni tecnico-legali a disposizione per tutelare i figli minori e il nucleo familiare.
Nei confronti dei bambini e pre-adolescenti:
– Comprendere la specifica tappa evolutiva che stanno vivendo, con i relativi cambiamenti, i punti di forza e di debolezza;
– Differenziare il Sé dall’Altro, il reale dal virtuale, attraverso esperienze con i pari nel contesto classe;
– Individuare e leggere le proprie emozioni sia online che offline;
– Riconoscere il proprio ruolo da spettatore come parte attiva e rinforzante del fenomeno del bullismo e, in particolare, del cyberbullismo;
– Acquisire strumenti per intervenire efficacemente in situazioni a rischio (proprie e degli altri);
– Modulare e gestire la relazione con la famiglia attraverso la condivisione dei vissuti emotivi;
– Acquisire e incrementare le capacità di dialogo e richiesta d’aiuto agli adulti di riferimento;
– Riconoscere le potenzialità della rete e le risorse alternative presenti;
Prevenire specifiche situazioni di disagio psicologico e/o di rischio patologico.
Metodologia
Al fine di raggiungere tali obiettivi si adotterà un modello integrato nel quale confluiranno gli apporti di diverse metodologie: psicoeducazione; educazione socio-affettiva; educazione razionale emotiva e cooperative learning.
Verranno proposti, infine, incontri per fornire informazioni di carattere tecnico-legale in merito alle responsabilità e ad eventuali azioni di tutela nei confronti dei minori e degli adulti stessi.
Il progetto sarà realizzato nell’arco di 12 mesi.