LE CORRELAZIONI TRA INSONNIA, CORTISOLO E STRESS
La correlazione tra insonnia, cortisolo e disturbi psicologici (in particolare lo stress) è stata oggetto di numerosi studi che hanno dimostrato quanto il sonno e la salute mentale siano strettamente correlati.
Il cortisolo è un ormone prodotto normalmente dalle ghiandole surrenali ed è fondamentale per la vita. Viene definito anche come ormone dello stress in quanto permette di rispondere alle situazioni stressanti. Viene prodotto a livello surrenalico tramite attivazione dell’asse ipotalamoipofisi-surrene (HPA) secondo una secrezione circadiana che vede un picco nelle prime ore del mattino e un nadir nelle
prime fasi di sonno notturno. Lo stress induce un’alterazione dell’omeostasi di questo sistema e dell’attività dei neurotrasmettitori monoaminergici per consentire un adattamento alle modificazioni ambientali.
Il cortisolo è proprio il mediatore principale di queste risposte adattative, la cui produzione viene fisiologicamente regolata da un meccanismo a feedback negativo a livello dell’ippocampo, grazie al quale i livelli dell’ormone si riducono con la scomparsa dello stressor.
Quando però lo stimolo stressante risulta persistente nel tempo, si perde la fisiologica capacità di regolazione inducendo una situazione di permanente ipercortisolemia.
Livelli elevati di cortisolo producono effetti negativi a livello del sistema immunitario, cardiovascolare, endocrino e nervoso centrale.
Lo stress cronico produce anche frequenti alterazioni nei meccanismi dell’addormentamento e nel mantenimento del sonno. La riduzione delle ore di sonno che ne consegue ha un effetto significativo sul sistema nervoso centrale amplificando il rischio di sviluppare altri disturbi psicologici. È anche per tale motivo che con sempre maggiore frequenza si osserva come condizioni di vita a elevato stress contribuiscano ad aumentare la frequenza di nuovi casi di disturbi d’ansia e depressivi.
SINTOMI DI ALTI LIVELLI DI CORTISOLO
L‘eccessiva produzione di questo ormone, determinata da stress cronico, comporta:
alti livelli di zuccheri nel sangue che promuovono l’insulino-resistenza
abbassamento delle difese immunitarie
perdita di massa minerale ossea
diminuzione della funzione tiroidea
stanchezza cronica
ipersensibilità al dolore
disturbi d’ansia
irritabilità ed ansia
gonfiore
ritenzione idrica e accumulo di tessuto adiposo
obesità
alterazioni del ciclo mestruale
disturbi del sonno (insonnia)
calo del desiderio e disturbi sessuali
La produzione di cortisolo deve preservarsi ad un livello basale per mantenerci svegli e attivi durante la giornata, per poi diminuire la sera.
Se i livelli di cortisolo non si riducono durante la notte, poiché la risposta dello stress viene mantenuta attiva, ne consegue difficoltà a conciliare il sonno.
I SINTOMI DELL’INSONNIA
I disturbi del sonno rappresentano un problema molto comune in questi casi ed è spesso sottodiagnosticato e non adeguatamente trattato. L’insonnia è definita come percezione soggettiva di difficoltà nella fase di addormentamento e/o di persistenza del sonno nonché di scarsa qualità di riposo.
Se l’insonnia è dovuta o è sintomo di elevato stress, da sintomo può diventare un vero e proprio disturbo psicologico riducendo la funzionalità della persona in importanti aree quali quella sociale e lavorativa.
Poiché dal sonno sono regolati i più importanti ritmi biologici cardiovascolari, neuroendocrini e riproduttivi, un’alterazione in termini quantitativi e qualitativi di tale funzione, reiterata nel tempo, produce rilevanti effetti sull’equilibrio psico-fisico della persona, compromettendone l’efficienza funzionale globale, sino a predisporre all’insorgenza di patologie organiche e psichiche nonché di disturbi della fertilità.
Gli effetti cumulativi a lungo termine dell’alterazione della durata del sonno e degli altri disturbi del sonno sono stati associati anche a deficit cognitivi significativi (in assenza di sintomi depressivi) con riscontri nelle aree della attenzione, working memory, memoria episodica, problem solving.
COME PUO’ AIUTARE L’OSTEOPATIA E LA PSICOTERAPIA
L’intervento osteopatico associato al percorso di psicoterapia, risulta essere particolarmente indicato per il riequilibrio del sistema neurovegetativo, riportando l’organismo in una condizione di omeostasi.
Con il supporto psicologico si può migliorare lo stato di ansia e stress e aumentare la consapevolezza corporea attraverso esercizi di rilassamento, di respirazione e meditazione, che riducono il rischio di soffrire di stress cronico.