Capire il Disturbo Ossessivo Compulsivo

Cos’è il Disturbo Ossessivo Compulsivo

Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è un problema psicologico sorprendentemente comune.

Solo 25 anni fa si riteneva che fosse una condizione relativamente rara, oggi invece, grazie ad una migliore conoscenza del disturbo e all’intensificarsi dei trattamenti specifici per esso non è cosi raro sentirne parlare.

In termini generali, le caratteristiche principali del disturbo ossessivo compulsivo sono pensieri o immagini irrazionali molto intrusivi, orribili e implacabili (ossessioni) che guidano un’ansia tremenda e comportamenti (compulsioni) specifici, solitamente eccessivi, ripetitivi o non correlati, che vengono eseguiti nel tentativo di neutralizzare o ridurre i pensieri, i sentimenti e le sensazioni ansiose.

Le ossessioni possono essere innescate da pensieri specifici e indesiderati (come “Sono una brutta persona?”) così come da eventi esterni (come toccare cose ritenute pericolose come le manopole delle porte o vedere certe cose come un orologio che segna le 11 : 11).

I rituali (compulsioni), invece, possono essere evidenti o osservabili (lavare più volte, pulire in modo compulsivo, controllare e ricontrollare, ripetere azioni più volte, etc.)  e/o  occulti o nascosti  (cambiare pensieri o immagini indesiderate in immagini più accettabili, contare, pregare eccessivamente , etc).


Alcune delle ossessioni più comuni includono fobie da contaminazione e paure di ammalarsi o di diffondere germi o tossine ad altri; ferire le persone facendo qualcosa di impulsivo con il costante pensiero di non essere sufficientemente responsabili per la sicurezza degli altri; pensieri blasfemi o criminali.

Compulsioni o rituali comuni includono lavarsi ripetutamente alcune parti del corpo; assicurarsi che le cose siano al sicuro controllando serrature, elettrodomestici; ripetere le azioni finché non ci si sente al sicuro; chiedere eccessive rassicurazioni agli altri; conteggio di oggetti; pregare e trasformare i pensieri ansiosi in pensieri meno inquietanti.

Inoltre, una caratteristica centrale del disturbo ossessivo compulsivo è evitare le cose che innescano l’ansia.

Infine, il disturbo ossessivo compulsivo coinvolge spesso una componente significativa della superstizione. Ad esempio, non cambiare canale alla TV o alla radio finché la persona non vede o sente qualcosa di sicuro, o aspettare che l’orologio segni le 9:12 per iniziare a fare qualcosa invece di farlo alle 9:11.


Fondamentalmente, il DOC è classificato seguendo un criterio fondamentale:

  • con consapevolezza: il che significa che l’individuo comprende che le convinzioni OCD sono irrazionali o non vere;
  • senza consapevolezza: il che significa che l’individuo pensa che le convinzioni OCD siano probabilmente vere.

In casi estremi, l’insight può essere totalmente assente facendo risalire le convinzioni OCD ad un livello di intensità delirante.

Ovviamente, più è buona la consapevolezza del disturbo, migliore sarà la prognosi  rispetto ad una visione scarsa o assente.


In sostanza, quando qualcuno è affetto da disturbo ossessivo compulsivo, il rilevamento del pericolo da parte del suo cervello è ipersensibile e quest’ultimo reagisce in modo drammatico ed eccessivo a determinati fattori scatenanti, lanciando così la persona in preda ad un attacco di panico (cioè una reazione di attacco o fuga esagerata o inappropriata).

Trattamento del Disturbo Ossessivo Compulsivo

Se non curato, nella maggior parte dei casi, il disturbo ossessivo compulsivo può mettere a dura prova la vita di una persona caratterizzando la quotidianità con ansia immobilizzante. Quel che è peggio,  è che molte persone con DOC svilupperanno una depressione che non solo intensifica la sofferenza, ma spesso complica e allunga il trattamento.

Tuttavia, per quanto debilitante possa essere, se trattato con una terapia cognitivo-comportamentale (CBT) abilmente eseguita e che enfatizza un metodo cruciale chiamato esposizione e risposta o prevenzione rituale (ERP), l’ansia e la depressione del DOC possono essere significativamente allentate.

Per qualsiasi dubbio e ulteriori chiarimenti scriveteci all’indirizzo e-mail
[email protected]

Articolo scritto in collaborazione con la tirocinante, dr.ssa Carlotta Giovanelli e supervisionato dalla dr.ssa Frarancesca Mamo

Condividi:
associazionemind

associazionemind

Associazione culturale no profit di benessere psico-corporeo